L'informazione e l'educazione continuano a rappresentare le armi più efficaci nella lotta contro l'AIDS.
La diminuzione del numero dei decessi per AIDS, insieme ai progressi farmacologici degli ultimi 15 anni, sembra sia anche merito delle campagne di prevenzione e di informazione svolte con grande impegno intorno alla fine degli anni ‘'80 e durante i ‘90 soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Attualmente il tema sembra aver perso un po’ d’importanza e destare meno attenzione, per questo è importante proseguire nell'impegno per la prevenzione.
Come si può evitare il contagio?
Sono poche le regole da rispettare se si vuole prevenire il contagio in maniera efficace.
- Il sangue è veicolo del virus: evitare qualsiasi contatto diretto con il sangue fresco, in qualsiasi occasione, da quello di ferite occasionali a quello presente su aghi e strumenti taglienti, a quello infine che in minime quantità potrebbe trovarsi su spazzolini da denti e spazzole con denti metallici etc.
- Lo sperma, le secrezioni pre-eiaculatorie e le secrezioni genitali femminili sono veicolo del virus: evitare rapporti sessuali non protetti.
con partners di cui non si possa essere certi dello stato sierologico negativo. Usare sempre il preservativo ( ovviamente monouso ). Questo è l’unico strumento che può offrire protezione, quando venga usato fin dall’inizio del rapporto sessuale, in qualsiasi tipo di rapporto sessuale. - La donna sieropositiva può trasmettere il virus al proprio bambino durante la gravidanza, al momento del parto o durante l'allattamento. La maternità, quindi, deve essere seguita presso un centro specializzato; devono essere fatti opportuni trattamenti farmacologici con antiretrovirali, secondo un preciso protocollo; deve essere fatto un parto con taglio cesareo; deve essre evitato l’allattamento al seno.
È bene ricordare che è assolutamente necessario eseguire un test per l’Hiv prima di ogni gravidanza consapevole e immediatamente al momento di accertamento di uno stato di gravidanza non ricercato ( come peraltro previsto dai protocolli di assistenza a tutte le donne nei centri ginecologici).